La vita è troppo corta per essere piccola.
(Disraeli)
Ieri pomeriggio stavo preparando un piccolo aperitivo per festeggiare i miei quarant’anni. Per coinvolgere la piccola di casa ho pensato di far scrivere a lei i cartellini con i nomi delle salse. Matilde comincerà la prima elementare tra un paio di settimane, ma lettere e scrittura la incuriosiscono già da tempo, quindi ero ragionevolmente sicura che lo avrebbe fatto volentieri. Ho preso allora un vecchio blocchetto di fogli colorati e l’ho aperto cercando i fogli del colore più adatto. Ho strappato cinque foglietti azzurri, ho consegnato a Matilde un pennarello di un blu vivace e sono rimasta ad osservarla mentre cercava le lettere nella sua testolina e le metteva in bell’ordine sulla carta.
Il blocco di fogli è rimasto poi sul tavolo della cucina, nascosto tra fette di pane, cestini di frutta e varie amenità. Ma questa mattina, chiuso, ha rivelato due frasi che mi ero segnata chissà quanto tempo fa. La prima è quella che apre questo post e che mi è balenata davanti agli occhi mentre riordinavo dopo la colazione.
Poi, nel tentativo di rinviare il momento in cui – in accordo a quanto segnato in agenda – avrei scritto queste righe (lo so, ho comportamenti disdicevoli, il peggiore riguarda il mio rapporto con la scrittura), ho aperto Facebook e ho letto le righe con cui Gloria, de ‘Il giardino fatato’, saluta i suoi piccoli, quelli che stanno per tornare negli spazi del nido e quelli che stanno per cominciare la scuola materna. Le parole si sono mescolate da sé e hanno preso anche per me la forma di un augurio, perché settembre che si avvicina ha il sapore di un inizio per tanti di noi.
L’augurio è per chi, come mia figlia, sta per cominciare una nuova avventura, nel mondo della scuola o in quello del lavoro.
L’augurio è per chi ricomincia un anno nella stessa scuola o nella stessa azienda e magari non ha tanta voglia di tornarci.
L’augurio è per le famiglie che stanno accanto a chi comincia e cominciano a loro volta qualcosa di nuovo.
L’augurio è per tutti gli insegnanti, i ‘capi’ e tutti coloro che hanno responsabilità di guida nei confronti di qualcun altro.
L’augurio è per tutti, perché siamo capaci di guardare alla nostra vita come a una storia che non può essere che GRANDE.
L’augurio è che ciascuno trovi da questo momento in avanti tempo, energie, segni, incontri, persone che lo aiutino a riempire di senso e di concretezza questa parola: GRANDE.